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Il territorio



ROBURENT

Roburent è situato ad 800 metri di altitudine, sul largo costone che digrada sulla destra orografica del torrente Roburentello, nell’area situata a cavallo tra le Valli Corsaglia e Casotto.
Il Comune, oltre al capoluogo, comprende le frazioni di Pra e Sangiacomo. Il paese, andatosi lentamente spopolando nell'ultimo secolo, ha tuttavia trovato le risorse necessarie per mantenersi vivo, grazie ad una fiorente attività turistica, presente soprattutto a Sangiacomo, popolosa frazione a quattro chilometri dal capoluogo.
Il luogo, abitato probabilmente già in epoca pre-romana dai Liguri Montani, fu nel periodo romano un punto di passaggio trovandosi in prossimità della strada Sonia o Savinia, importante via di comunicazione che univa le valli del monregalese al mare, passando per Garessio. Negli anni dal 900 al 975 la sua popolazione pare abbia subito, come tutti gli insediamenti circostanti, i danni causati dalle incursioni dei Saraceni, anche se la torre, detta "Saracena" che sorge nel centro del paese, risale invece ad un periodo più tardo, ascrivibile agli anni attorno al mille. Subì in maniera minore di Montaldo le devastazioni della Guerra del sale, anche se la frazione Pra fu incendiata e distrutta in buona parte. Fu poi interessata da qualche scaramuccia durante la guerra franco-piemontese del 1794; in particolare le milizie locali, guidate dall’agrimesore Galleani, costruirono un campo trincerato sul Monte Savino mentre alle truppe francesi si deve quel che rimane del grande "Accampamento" costruito all’alpe Robert.
In Roburent è interessante da visitare la chiesa parrocchiale edificata su progetto dell'architetto Francesco Gallo, così come sarà interessante vedere la torre medievale.
Numerose sono anche le cappelle disseminate ovunque, nel paese ed attorno ad esso.
Alcune interessanti pietre scolpite sono visibili, inoltre, alla borgata cascina (1555) in Codevilla ed alla borgata Gariè (1422).

Pra
Il paese, frazione di Roburent, sorge ad un'altitudine di 1014 m, sull’ampio versante del Monte Alpet che scende verso la valle Corsaglia a formarne la destra orografica.
Attorno alla chiesa si raccoglie il più cospicuo gruppo di case, ma numerose borgate sorgono sparse nei dintorni e molte, fra esse, possiedono una struttura tale che fu in grado, nel passato, di garantire loro una discreta autonomia essendo dotate, per esempio, di forno comunitario e di sorgenti proprie.
La storia di Pra si identifica, a grandi linee, con quella del capoluogo.
L' 8 marzo 1699, nei tragici momenti conclusivi della guerra del sale, il concentrico e numerosi cascinali dei dintorni vennero bruciati e distrutti dalle truppe sabaude; di triste memoria il grande roccione che sovrasta l’abitato chiamato ancora oggi "Rocca dei morti", proprio in ricordo di una funesta battaglia.
La strada provinciale, che inizia presso Torre Mondovì diretta alla frazione Fontane, raggiunta Corsaglia viaggia sulla destra orografica del torrente per un paio di chilometri fino ad un bivio; a sinistra si stacca una stretta rotabile asfaltata che con alcuni tornanti fra boschi di castagni raggiunge Pra di Roburent (5 km da Corsaglia), situata in panoramica posizione.
La strada alternativa per giungere a Pra è quella sterrata che da Sangiacomo (circa 7 km) percorre a mezza costa i versanti dell’Alpet, passando dai Vernagli dove si trova il rifugio "La Maddalena", nei pressi della cappella omonima, per giungere all’abitato di Pra dall’alto.
Il rustico porticato che affianca la piazzetta del paese dove sorge la chiesa è stato, in questi ultimi anni, completamente affrescato dai migliori artisti del monregalese.

Sangiacomo
Il nome del paese deriva dalla devozione verso San Giacomo Apostolo in onore del quale fu eretto, in tempi remoti, un pilone votivo nel luogo dove ora sorge la bella chiesa barocca disegnata dall’architetto Francesco Gallo.
Il piccolo borgo alpino, situato sull’ampio costone soleggiato, era luogo dove si praticava la pastorizia, così come suggerisce il suo antico nome "Pianfej" che, nel dialetto arcaico indicava il "piano delle pecore".
Alla fine degli anni cinquanta iniziò poi, per la graziosa frazione di Roburent, un impetuoso momento di sviluppo: nacquero i primi alberghi, le prime sciovie ed iniziò il decollo della stazione turistica che oggi è affermato centro di vacanza invernale ed estiva.
Il paese sorge a 1011 m di altitudine ed alle sue spalle si elevano il Colmè (1297 m) e l’Alpet (1611 m), le montagne sulle quali si sviluppa il suo esteso dominio sciabile. Dal terrazzo naturale sul quale sorge Sangiacomo si gode di uno stupendo panorama verso la pianura e verso le alpi marittime.
A Sangiacomo sgorga l’acqua Liset, la più leggera d’Europa, le cui doti terapeutiche sono state ampiamente certificate. Una fontana, che ripete la tipica architettura alpina, è situata all’interno di un piccolo parco e consente la mescita libera dell’acqua, estremamente apprezzata.

Cardini
Poco lontano da Sangiacomo sono i Cardini (1158 m), la più alta borgata di Roburent, affondata nel fitto della vegetazione, dove sorge la piccola chiesetta dedicata a San Matteo.
Qui sorge un albergo di lunga tradizione, recentemente ammodernato e di qui partono le sciovie che portano sulla cima dell’Alpet.