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I signori della Torre



Roburent, i Signori Della Torre
Maestro Severino Bellino – Rivista Savin Roburent anno1983

I Signori feudali che, più a lungo degli altri, ressero le sorti della “Comunità roburentese” furono i Della Torre, originari della nobile Casata di Mombasiglio e Carassone. Un suo ramo ebbe addirittura l'appellativo di “Signori di Roburent” che già fin dal 1180 dominavano nella vallata.
Sorta Mondovì nel 1198 Roburent non tardò ad associarvisi subendo con essa via via le varie dominazioni succedutesi.
Nel 1388 la Città, eretta in diocesi indipendente con parte di quella di Asti, ebbe il suo primo Vescovo con Damiano Zoagli. Ereditate questi da Asti la sovranità e le prerogative su Roburent le delegò a Mondovì.
Il passaggio non avvenne senza fiera resistenza da parte dei montanari ed i dissidi si protrassero a lungo.
Pochi anni dopo, passata la Città agli Acaja, Roburent si divise in due fazioni: una favorevole ad Amedeo ed altra a Teodoro Il, Marchese del Monferrato. Le contese iniziate nel 1396 non finirono col matrimonio tra la tredicenne Margherita di Acaja e Teodoro nel 1400. L'appianamento della divergenza fra le due fazioni roburentesi ebbero termine solo con la soluzione delle contese tra i quattro contendenti piemontesi: Acaja Savoia – Monferrato - Orleans. Intanto Roburent fu retto da due probiviri ed il Castello tenuto da Ufficiali particolarmente eletti.
Nel 1418 muoiono Teodoro II e Ludovico di Acaja, marito e zio rispettivamente di Margherita che, rimasta vedova a trent'anni passò il resto di sua vita fino al 1464 in un convento. L'intero feudo degli Acaja passò per diritto di reversibilità ad Amedeo VIII di Savoia. Mondovì delegò al Duca i suoi poteri sul Castello col diritto di abbatterne la fortezza.
Il Duca seppe farsi benvolere dai roburentesi nominando custodi dei Castello i «Campari o Camperi » che già sorvegliavano i pascoli e le acque della Comunità. A questo periodo storico risale la chiave d'arco datata 9.7.1420 che sovrastava l'ingresso del palazzo del Vicario Ducale alla borgata Garié. (Casa Vallepiano).
Pochi lustri dopo troviamo che Roburent è dato in feudo al medico Giovanni dei nobili De Stratta. Questi lo venderà il 26.V.1452 a Michele Della Torre che ne riceverà regolare investitura l'Il febbraio 1473 dalla Duchessa Jolanda di Francia, tutrice del minore Filiberto I.
La Signoria dei Della Torre era un ristabilimento e durerà fino al 1620. Per ripetersi ancora nel breve periodo 1656 1664.
Giacomo Della Torre fu Michele venne regolarmente infeudato il 2.XII.1514
dal Duca Carlo II, sui beni spettantigli per la morte del padre e cioè: “il Castello, villaggio e recinto del Luogo di Roburento, mero e misto imperio, e totale giurisdizione di feudi, retrofeudi, ed altre pertinenze, case molini, beni feudali, al medesimo spettanti per la morte del predetto sig. Michele, e dei quali quest'ultimo, li suoi predecessori, e quelli, da quali aveva causa, erano stati investiti dal prefato Duca, e suoi predecessori... ”.
Quanta cura nella formulazione delle investiture perché nulla abbia a perdersi o mutarsi di quanto precedentemente beneficiato!!...
La scarsa documentazione non consente dilungarsi sulle vicende della Casata dei Della Torre. Ben si è meritata il titolo di “Signori di Roburent” avendo superata nella durata l'esercizio del potere feudale degli altri Signori, segnatamente: i Morozzo, apparsi verso il 1232 e poi nel 1620 1627; i Bonardo Mongarda (1627 1656); I Musso (1664 1764) ed i Cordero.
Attualmente assieme al più vistoso titolo di Marchese di Pamparato i Cordero, conti di Roburent conservano i titoli semplicemente come parte del nome, senza più alcuna incombenza amministrativa o di potere!

Roburent, 4 maggio 1983.
SEVERINO BELLINO